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L’Allieva : Emmanuele Aita, racconti d’attore

Palermitano, simpatico e genuino. È questo il profilo di Emmanuele Aita, protagonista insieme ad Alessandra Mastronardi, Lino Guanciale e Martina Stella della fiction di Rai 1 “ L’Allieva ”, in onda ogni settimana su RAI 1 e ispirata ai romanzi di Alessia Gazzola.

Emmanuele Aita, il Paolone della fiction di Rai 1 ” L’Allieva “,  ha rilasciato un’intervista per i lettori di Verve Magazine, una chiacchierata durante la quale racconta la sua carriera di attore tra palcoscenico e ciak sul set.

 

2012, Emmanuele Aita si si diploma come attore presso la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova. 2016, Emmanuele Aita è Paolone, uno dei personaggi principali della fiction di successo ” L’Allieva “. Quanto c’è di Paolone nell’Emmanuele di ogni giorno?

Paolone è il classico pasticcione dal cuore d’oro. Impossibile non amarlo! Come in ogni personaggio che interpreto, c’è tanto di me anche in lui ed è essenziale che sia così perché altrimenti non risulterebbe genuino come invece è. Devo ringraziare il regista Luca Ribuoli che mi ha dato delle dritte efficaci e la possibilità di lavorare con estrema libertà sul ruolo di Paolone. Molte scene infatti sono nate dall’improvvisazione.

L'Allieva

Emmanuele e Dario Aita

Nel cast de “ L’Allieva ” non uno ma ben due Aita. Com’è stato trovarsi sul set insieme a tuo fratello Dario? Era la prima volta?

È stata una bella esperienza anche se in realtà abbiamo girato soltanto due scene insieme e poi non ci siamo più beccati per tutto il resto delle riprese.
Sul set è stata la prima volta insieme, mentre a teatro avevamo già esordito in coppia e anche lì è stata un’esperienza stupenda. Mi piace molto recitare con lui, le nostre diversità ci aiutano a lavorare bene.

 

 

«[…] il mio essere siciliano e palermitano non sta solo nell’accento, che può esserci come no, è un vero e proprio modo di vivere […]»

Settimana dopo settimana “ L’Allieva ” sta conquistando il pubblico e i dati d’ascolto lo

L'Allieva

Emmanuele Aita e Alessandra Mastronardi

confermano. Secondo te cosa sta determinando il successo di questa fiction?

Sicuramente tutto lo splendido cast, la regia di Ribuoli che non sbaglia mai e soprattutto l’ottimo lavoro di sceneggiatura fatto partendo dai romanzi della Gazzola. I lettori sono rimasti molto contenti della trasposizione e questo è stato un punto fondamentale a nostro favore.

 

Emmanuele e la versatilità: attore di teatro, TV e cinema. Come affronti queste tre dimensioni? Hai una preferenza?

Mi fanno spesso questa domanda e io non so mai dare una preferenza. Sono tre dimensioni diverse, ognuna con un suo fascino. Devo anche ammettere che il mio amore primordiale è il teatro, il rapporto stretto e in diretta con il pubblico che soffre e ride con te. Ma anche il cinema e la TV hanno un che di meraviglioso che ho voglia di scoprire sempre di più.

Quanto del tuo essere siciliano e palermitano porti in scena?
L'Allieva
Tantissimo. Il mio essere siciliano e palermitano non sta solo nell’accento, che può esserci come no, è un vero e proprio modo di essere. Guai se non portassi in scena con me tutto il meraviglioso bagaglio che mi ha donato la sicilianità.
Mentre ti godi il successo de “ L’Allieva ” sei contemporaneamente impegnato in altri progetti?

Ho appena finito di girare l’ultimo film di Michel Hazanavicius -il regista di The Artist-, che presto sarà al cinema. Si parla della vita del grande Godard e io interpreterò un genio del cinema italiano, ovvero il regista Marco Ferreri.
Attualmente invece sono in scena al Teatro della Corte di Genova fino al 6 Novembre con “La Cucina” di A.Wesker con la regia di Valerio Binasco.

vervemagazine

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