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Cinema: tutte le novità nelle sale cinematografiche

Settimana di cinema sfaccettata. Seriamente, ma con una buona quota di risa

cinemaDouglas Smith, la sua ragazza Cressida Bonas e il loro amicone Lucien Laviscount vivono insieme in una grande villa. Non hanno fatto i conti con The Bye Bye Man, evocato accidentalmente (camei di Moss e Dunaway); il film circola da mercoledì 19 ed è diretto da Stacy Title.

Altre signore dietro la mdp: una è Mia Hansen-Løve, che narra l’imprevista separazione di una pragmatica prof di filosofia (Huppert); l’altra è Simona Izzo, che nel leggero e corale Lasciami per sempre (con Bobulova, Gazzè, Cervi, Bramati, Casagrande…) descrive un party al quale sono invitati, incautamente, tutti i familiari.

Ancora uno sguardo femminile, quello di Donatella Finocchiaro, all’interno del lavoro di Enrico Pau L’accabadora, ritratto immaginario di una donna che pratica l’eutanasia, in cerca della nipote (Sara Serraiocco) a Cagliari durante l’ultima guerra (nel cast Ward, Crescentini, Kravos).

Invece al centro del remake Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse di Hugo Gélin c’è la bimba Gloria Colston, appioppata al padre naturale (Omar Sy), spensierato viveur, dalla confusa madre (Clémence Poésy); un po’ ciò che accade al nevrotico Harrelson alias Wilson nell’omonima pellicola di Craig Johnson: scopre tardi di essere “genitore”. Ed è addirittura un neonato (forse…) il Baby Boss animato da Tom McGrath, piombato (in doppiopetto) in casa del piccolo contrariato Tim.

Questioni più preoccupanti affronta Wahlberg in Boston – Caccia all’uomo, per la regia di Peter Berg (con Goodman, Bacon, Monaghan, Simmons): infatti, fa il poliziotto nella ricostruzione dell’attentato alla maratona del 2013. Diverse tribolazioni per Roberto Caccioppoli in Acqua di marzo di Ciro De Caro: in crisi con la fidanzata Claudia Vismara, torna al paese d’origine, dove c’è l’amica d’infanzia Rossella D’Andrea.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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