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Steve McCurry Icons a Palermo fino a Febbraio 2017

Dagli anni ottanta ad oggi è il simbolo della dignità della condizione umana di fronte alle guerre e alla violenza. La sua foto è diventata la più famosa copertina del National Geographic.

Si può essere completamente a digiuno di fotografia, ma incrociando il verde smeraldo degli occhi di quella ragazza, la si riconosce subito. E’ “la ragazza afghana”. Lo scatto è opera Steve McCurry , fotografo americano divenuto icona a sua volta.

Icons è, non a caso, il titolo della mostra che ha fatto capolino alla GAM di Palermo il 15 ottobre, e che sarà visitabile fino al 19 febbraio 2017. Un evento imperdibile per la città, che ha la fortuna di ospitare gli scatti di un maestro internazionale, vincitore di innumerevoli premi e membro della prestigiosa agenzia fotografica Magnum, Fondata da Robert Capa ed Henri Cartier-Bresson, due mostri sacri della fotografia.

Con il suo stile poetico, Steve McCurry, anche quando narra le azioni più nere della storia umana (vedi l’11 settembre, l’invasione russa dell’ Afghanistan o l’incendio dei pozzi di petrolio iracheni durante la prima guerra del golfo), ci trasporta dentro le storie di personaggi comuni, lontanissimi da noi nel tempo e nello spazio.

Tempo e spazio che nelle sue foto perdono di significato, avvicinando a noi, epoche, popoli e tradizioni in un dialogo intenso e serrato.
Ci pone faccia a faccia con i gli sguardi. Ci obbliga ad interloquire, in un confronto che si conclude con la comprensione dei sentimenti, che nonostante le differenze, muovono ogni essere umano.

Così gli occhi della ragazza afgana si fondono con quelli di un bimbo nel tempio di Birmano di Angkor Wat  per poi sovrapporsi a quelli di un santone Rabari del Rajasthan Indiano.

Nelle sue foto, Steve McCurry è sempre a caccia dei colori, che appaiono così prepotenti e spiazzanti da ferire gli occhi dello spettatore. E’ l’unico modo per raccontare quel di più che l’oriente custodisce e che uno scatto in bianco e nero non saprebbe mai comunicare.

La mostra si snoda in oltre 100 foto partendo dai ritratti più claustrofobici fino ai grandangoli estremi che aprono uno squarcio sugli infiniti mondi alternativi al nostro osannato occidente, che appare a confronto piccolo e incoerente. Persino gli unici due ritratti di personaggi famosi quali l’attore De Niro e l’attivista Aungsansukyi non stonano affatto nel contesto del racconto, perché la loro storia è, in fondo,  la storia del paese di cui reggono la bandiera.

 

Steve McCurry non si è mai risparmiato per raccontare le sue storie.

Nel 1979, durante il suo primo dei trenta viaggi in Afghanistan, per potere attraversare i confini del paese con  i negativi che ritraevano i guerrieri  mujāhidīn in un campo profughi, dovette cucirseli dentro la fodera della giacca. Nel 1984 durante un viaggio in India continuò a scattare tenendo la reflex sopra la testa, dopo che una pioggia monsonica lo aveva lasciato immerso con l’acqua fino alle spalle.

steve mccurryUna postazione video trasmette un servizio del National Geographic del 2001 in cui McCurry fa visita alla sua ragazza afgana, 17 anni dopo il celebre scatto che la rese immortale. La ritroverà consumata e subordinata ai membri maschi della famiglia, ma riconoscerà lo stesso sguardo di un tempo.

“Icons. Conversazioni con Biba Giacchetti” è il catalogo che ha dato origine alla mostra; curato da Biba Giacchetti e dallo stesso Steve McCurry.

Cogliete anche l’occasione per visitare la mostra permanente della GAM ed immergervi totalmente nell’arte, passando qualche ora lontani dai valori materialistici della vita moderna.

Ste­ve McCurry. Icons

Dal 15 Ottobre 2016  al 19 Febbraio 2017

Sede:

Galleria d’Arte Moderna – Via Sant’Anna 21 – 90133 Palermo

Orari:

Dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 18.30. Lunedì chiuso. (La biglietteria chiude alle ore 17.30)
tutti i venerdì, la mostra resterà straordinariamente aperta fino alle 22.30

Biglietti:

Intero € 9,00
Ridotto € 7,00 per gruppi di almeno 15 persone, visitatori tra i 19 e i 25 anni, maggiori di 65 anni, titolari di apposite convenzioni

Gratuito per visitatori fino ai 18 anni, scolaresche accompagnate da insegnanti, disabili e un accompagnatore, studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, guide turistiche con patentino, giornalisti iscritti all’albo o accreditati, soci ICOM.
Cumulativo MOSTRA + MUSEO € 12,00

vervemagazine

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