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Grandi Sche(r)mi – Uscite dell’1 ottobre 2015

sopravvissutoEventi positivi e critici s’incrociano nella prima settimana di cinema d’ottobre. Esaminiamoli.

La nostra quarantena di Peter Marcias parla di alcuni lavoratori stranieri in agitazione nel porto di Cagliari, situazione seguita, su consiglio della docente Francesca Neri, dallo studente Moisè Curia. Altra città di mare al centro dell’esordio di Sergio Assisi (anche interprete): A Napoli non piove mai, con Ernesto Lama e Valentina Corti, racconta l’alchimia tra una restauratrice e un disoccupato che non vuole responsabilità. Sentimenti d’altro genere per Margherita Buy e Sabrina Ferilli, coppia di fatto in Io e lei di Maria Sole Tognazzi. L’una è tuttora dubbiosa sulla loro unione, l’altra la sprona ad abbandonarsi. Residuo d’Italia per Padri e figlie, per il quale Gabriele Muccino ha radunato Russell Crowe, Amanda Seyfried, Aaron Paul, Octavia Spencer, Jane Fonda. È la storia di uno scrittore vedovo che si ammala, ripercorsa dalla sua amata figlia ormai cresciuta. A un rapporto mordi-e-fuggi puntano dal canto loro Analeigh Tipton e Miles Teller in APPuntamento con l’@more, del figlio d’arte Max Nichols: trovatisi sul web, sono costretti a prolungare il loro incontro a causa di una tormenta. Pure l’astronauta Matt Damon è bloccato da un imprevisto atmosferico; sul Pianeta Rosso, però! In Sopravvissuto – The Martian di Ridley Scott deve anzitutto segnalare la sua presenza. Dalla Terra seguono le sue sorti, fra gli altri, Mara, Chastain e Daniels. Exploit diverso attende O’Shea Jackson Jr., Corey Hawkins, Jason Mitchell, Aldis Hodge e Neil Brown Jr., che fanno rivivere l’arrabbiato gruppo rap NWA – cantore della dura vita di strada – nel biografico Straight
Outta Compton
di F. Gary Gray. Del lancio si occupa Giamatti. Ancora provocazione: il mockumentary di Alberto Caviglia Pecore in erba, in cui ci s’interroga sulla scomparsa di un attivista sui generis (Davide Giordano).

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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