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Grandi Sche(r)mi – Uscite al cinema del 21 settembre 2017

Venirsi incontro è l’intento principale dei protagonisti dei film in uscita questa settimana al cinema. Certo, a volte è rischioso…

Settimana al cinema ricca. Torna anzitutto (mercoledì 20) lo spericolato agente Taron Egerton nel sequel Kingsman – Il cerchio d’oro (sempre di Matthew Vaughn): nuovo nemico da combattere (l’imprenditrice Moore), altri alleati oltreoceano. Nel cast ancora Strong (e… Firth?!), più Berry, Bridges, Tatum, perfino Elton John.

Arriva poi il fantascientifico rientro di Luc Besson, Valerian e la Città dei Mille Pianeti, con Dane DeHaan e Cara Delevingne impegnati – agli ordini di Clive Owen – a mantenere l’ordine in una metropoli abitata da specie provenienti da tutto l’universo (vi recita pure Rihanna).

Dal futuro al passato: sullo sfondo della Guerra di Secessione emergono le sotterranee gelosie de L’inganno, diretto da Sofia Coppola. Un compito collegio femminile sconvolto da un soldato ferito (Farrell), conteso tra la direttrice (Kidman) e alcune ragazze (Dunst, Fanning).

Ostacoli diversi per la storia d’amore tra Amandla Stenberg, adolescente affetta da una grave malattia che la relega a casa, e Nick Robinson, neo-vicino ostinato, in Noi siamo tutto di Stella Meghie.

Ambiente ostile pure per il sacerdote in crisi Mimmo Borrelli, trasferito in un quartiere napoletano regolato dal malaffare ne L’equilibrio di Vincenzo Marra, mentre il corretto ferroviere Stefan Denolyubov finisce in un circo mediatico per aver restituito una bella somma trovata per caso in Glory – Non c’è tempo per gli onesti di Kristina Grozeva e Petar Valchanov (con Margita Gosheva).

Fortuna insperata anche per Dorian Boguta, Dragos Bucur e Alexandru Papadopol in 2 biglietti della lotteria (di Paul Negoescu), su una vincita smarrita. Sfida differente per Simone Riccioni in Tiro libero (di Alessandro Valori, con Catania, Brilli, Izzo, Conticini…): sprezzante cestista, è obbligato ad allenare una squadra di giovani disabili.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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