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Film in uscita al cinema del 2 maggio 2018

Comicità, mistero, pericolo sono solo alcuni degli ingredienti dei film in uscita per la Festa dei Lavoratori. Immergiamoci.

Contrapposizioni tragiche o spassose nelle uscite al cinema settimanali. Il panorama è vario.

I primi quattro titoli giungono martedì 1 maggio. L’isola dei cani è un cartoon a passo uno firmato dal già esperto Wes Anderson. In un futuro imminente i migliori amici dell’uomo sono confinati per motivi sanitari su un lembo di terra emersa utilizzato come discarica. Si sorride anche per Game Night – Indovina chi muore stasera?, ma in più si indaga: una coppia (Jason Bateman/Rachel McAdams) appassionata di giochi deve far luce su un rapimento che sembra finto, però non lo è. Dirigono John Francis Daley e Jonathan Goldstein.

Commedia a tutto tondo per Ivan Silvestrini: il suo Arrivano i prof narra di un liceo con record in bocciature; per riequilibrare la situazione sono reclutati i peggiori docenti della penisola: fra loro Bisio, Guanciale e Nichetti; fra i banchi Rocco Hunt. Si vira verso il dramma con A Beautiful Day: l’inquieto Phoenix (guidato da Lynne Ramsay), passato da marine e agente federale, s’impegna a salvare le ragazzine obbligate a prostituirsi.

Esperta di sesso a pagamento è per contro Huppert in Eva (di Benoît Jacquot). L’adocchia uno scorretto scrittore (Ulliel) in cerca d’ispirazione per un romanzo. Al contrario, è mal giudicata Maria Mozhdah, giovane d’origine pakistana trapiantata in Norvegia in Cosa dirà la gente (di Iram Haq). Colta con il fidanzatino, subisce un traumatico “rimpatrio”.

Da grosse responsabilità è investito poi Andrea Lattanzi alias Manuel, fresco maggiorenne che ora può lasciare l’istituto che lo ha ospitato. Se disposto ad “accudirla”, potrebbe ottenere i domiciliari per la madre detenuta (Francesca Antonelli)… Regia di Dario Albertini. Annarita Zambrano sta invece dietro la cinepresa di Dopo la guerra, dove un terrorista esule in Francia (Battiston) nel 2002 è ritenuto il mandante d’un omicidio e decide di scappare. Bobulova nel cast.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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