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Film in uscita del 27 dicembre 2018 e del 3 gennaio 2019

Animazione, supereoi (Marvel e DC), personaggi esistiti o esistenti (o leggendari), sguardi sul sociale, orrori. Per salutare un’annata e inaugurarne una nuova.

Un anno finisce, uno ne comincia. Ecco gli ultimi film in uscita nel 2018 e i primi del 2019.

In pole position, il giorno di Natale, c’è il cartoon di Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman Spider-Man – Un nuovo universo, nel quale un adolescente insicuro diventa alter ego del noto supereroe (e non è il solo). Da giovedì 27 tre ulteriori titoli. Ancora fantasy con La Befana vien di notte, che vede la maestra Cortellesi – diretta da Michele Soavi – trasformarsi nella famosa vecchina, rapita dall’indispettito giocattolaio Fresi. Ironia mantenuta da Giovanni Veronesi in Moschettieri del re – La penultima missione, con Favino, Mastandrea, Papaleo e Rubini nei panni degli spadaccini a riposo richiamati dalla regina Buy a contrastare i piani del perfido cardinale Haber. Meno scanzonato è Nelle tue mani, di Ludovic Bernard, con il ladruncolo Benchetrit anche eccezionale pianista, a cui il direttore del Conservatorio Lambert Wilson vuol evitare la galera attraverso le lezioni della virtuosa Scott Thomas.

Il clima si fa più disturbante con il pauroso Suspiria firmato Luca Guadagnino (con Johnson ballerina in un’esoterica accademia, circondata da Swinton, Goth, Moretz e Harper), fra gli arrivi al cinema dell’1 gennaio; gli altri sono il sequel animato Ralph Spacca Internet (di Phil Johnston e Rich Moore), con l’antiquato eroe da videogame disperso nel web, e il non meno mitico Aquaman, alias Momoa (guidato da James Wan e attorniato da Heard e Kidman…), vale a dire il re di Atlantide, indeciso se proteggere gli abissi o la terraferma.

Infine il 3 giungono i biografici Vice – L’uomo nell’ombra di Adam McKay (con Bale nel ruolo del potente politico Cheney) e Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità di Julian Schnabel (Dafoe nella parte del tormentato pittore), più Il gioco delle coppie, tribolazioni dell’editore Canet e di sua moglie attrice Binoche a cura di Olivier Assayas.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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