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Grandi Sche(r)mi – Uscite al cinema del 10 gennaio 2019

Due fantasiose commedie italiane e tre drammatiche storie vere dai toni molto diversi. Sono i primi film post-natalizi in arrivo nelle nostre sale.

Dopo le scorpacciate delle feste, il nuovo anno cinematografica si stabilizza. Ecco le nuove uscite al cinema.

La prima delle due commedie italiane in arrivo la firma Luca Miniero e la interpretano Frank Matano, Cristiana Capotondi, Lillo Petrolo, Diana Del Bufalo e Francesco Scianna: Attenti al gorilla racconta la difficile convivenza di un avvocato e della sua famiglia con un ingombrante primate (ne doppia i pensieri Claudio Bisio).

L’altro titolo del medesimo genere è il surreale Non ci resta che il crimine di Massimiliano Bruno (presente in un ruolo minore). S’immagina che tre amici spiantati (Marco Giallini, Alessandro Gassmann e Gianmarco Tognazzi) siano indirettamente vittime di una loro trovata commerciale, ovvero un tour romano per i luoghi che furono teatro delle nefandezze della Banda della Magliana: per cause inspiegabili, si ritrovano nel 1982, durante i Mondiali, faccia a faccia con i criminali dell’epoca (capeggiati da Edoardo Leo), alle prese con scommesse clandestine e una conturbante ballerina (Ilenia Pastorelli).

Una punta di fantastico si distingue pure in Benvenuti a Marwen, per la regia di Robert Zemeckis. Protagonista un uomo traumatizzato (Steve Carell) che combatte la propria amnesia inventando un mondo parallelo, una cittadina a misura di bambola calata nel periodo bellico. Fra le “pupe”, Leslie Mann ed Eiza González.

È una storia vera, al pari di quella narrata da Álvaro Brechner in Una notte di 12 anni, storia del duro regime carcerario patito durante la dittatura degli anni ’70 dall’attuale presidente dell’Uruguay Mujica (qui con il volto di Antonio de la Torre).

E s’ispira alla cronaca pure Brad Furman per il suo City of Lies – L’ora della verità, indagine condotta da un detective (Johnny Depp) e un reporter (Forest Whitaker) a un ventennio di distanza dagli omicidi dei rappers 2Pac e Notorious B.I.G.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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