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Grandi Sche(r)mi – Uscite del 13 ottobre 2016

nerudaCorse, inseguimenti e persecuzioni sul grande schermo. Vediamo…

Le commedie scorrette aprono le danze mercoledì 12: Mike & Dave – Un matrimonio da sballo di Jake Szymanski (con Adam DeVineZac Efron) e Bad Moms – Mamme molto cattive di Jon Lucas e Scott Moore (con Mila Kunis, Kristen Bell e Kathryn Hahn) parlano rispettivamente di due fratelli accompagnati a uno sposalizio da due instabili sconosciute e di un gruppetto di genitrici stressate decise ad andare controcorrente. Clima più serio per un paio di film calati nel passato, Neruda e Lettere da Berlino. Il primo, diretto da Pablo Larraín, ripercorre la fuga del poeta (Luis Gnecco) dal suo Cile (lo bracca Gael García Bernal); il secondo, per la regia di Vincent Pérez, si svolge nella Germania del ’40 e inquadra due coniugi appartati (Brendan Gleeson ed Emma Thompson), impegnati a diffondere volantini antinazisti (indaga Daniel Brühl). Guardia alta pure per lo smemorato Tom Hanks (aiutato dalla dottoressa Felicity Jones), a Firenze per una delle sue ricerche in Inferno di Ron Howard. Effetto thriller anche per Daniel Alfredson e il suo Go with Me, in cui Stiles, protetta da Hopkins, si difende dal prepotente Liotta. A parte il documentario/sequel di Pascal Plisson Vado a scuola: Il grande giorno (sui progressi scolastici di quattro bimbi sparsi per il globo) e il sudamericano Rara di Pepa San Martín (con la giovane Julia Lübbert – che vive con sorella, madre e compagna di quest’ultima – reclamata dal padre), i rimanenti titoli sono nostrani. In Qualcosa di nuovo (di Cristina Comencini) Cortellesi e Ramazzotti si contendono per equivoco un giovanotto (Eduardo Valdarnini); in Caffè (di Cristiano Bortone con Fantastichini nel cast) tre vicende s’intrecciano tra Italia, Belgio e Cina; in Attesa e cambiamenti (di Sergio Colabona con Stella, Fortuna e tanti altri) assistiamo agli sconvolgimenti portati da una gravidanza.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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