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Grandi Sche(r)mi – In ritardo… dal 13 settembre 2018

Le novità in arrivo al cinema parlano di crimine e innocenza. Un paio di vicende realmente accadute, qualche paradosso, tenerezze, un po’ di musica… (al cinema dal 13 settembre)

Ascese e discese si contrappongono fra le pellicole uscite al cinema questa settimana. E la prima, incentrata su uno spinoso caso italiano non ancora risolto, è già in sala da mercoledì 12.

Si tratta di Sulla mia pelle, diretto da Alessio Cremonini. Alessandro Borghi, circondato da Jasmine Trinca, Max Tortora e Milvia Marigliano, vi interpreta Stefano Cucchi, arrestato e torturato nel 2009. Un nucleo parentale è poi al centro del lavoro di Hirokazu Kore-eda Un affare di famiglia, nel quale il ladruncolo Lily Franky accoglie in casa una bimba infreddolita.

Ancora gioventù nel sequel New York Academy – Freedance (nuovamente di Michael Damian ma con altri protagonisti: Juliet Doherty e Harry Jarvis), che vede la preparazione di una ballerina e un pianista a un sontuoso show, e ne La profezia dell’armadillo (che Emanuele Scaringi ricava da un fumetto, con Simone Liberati, Pietro Castellitto, Laura Morante e un camuffato Valerio Aprea), dove un vignettista in bolletta affronta precarietà, scossoni e la sua “animalesca” coscienza.

Qualche marmocchio pure in Dog Days (di Ken Marino), ma è chiaro che al centro di queste vicende di cani perduti e riadottati, impropriamente affidati e socievoli ci sono (più che Nina Dobrev, Vanessa Hudgens, Eva Longoria, Adam Pally…) dei simpatici quattrozampe; e un paio di figli ce li hanno anche Louise Bourgoin e Gilles Lellouche in Separati ma non troppo (regia di Dominique Farrugia), commedia su un divorzio in cui il marito reclama il suo 20% dell’appartamento.

Con gli ultimi due film, The Equalizer 2 – Senza perdono e Gotti – Il primo padrino, ci si addentra nel mondo criminale. Il primo è ovviamente un seguito (Denzel Washington si riaffida ad Antoine Fuqua): l’ex-spia raddrizza-torti stavolta è toccata sul personale. Il secondo (di Kevin Connolly) è la biografia del famigerato boss italo-americano, qui con il volto di John Travolta.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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