Home / CULTURA / CINEMA / Grandi Sche(r)mi – Uscite del 29 marzo 2018

Grandi Sche(r)mi – Uscite del 29 marzo 2018

Uscite al cinema per le feste pasquali. Sport e viaggi in mondi fantastici o in cerca delle proprie radici. O addirittura verso una spiritualità “interessata”…

Per Pasqua film biografici e spettacolari. Passando per intimismo e divertimento.

Esce mercoledì 28 l’avventura fantascientifica di Steven Spielberg Ready Player One (con Tye Sheridan, Olivia Cooke, Ben Mendelsohn). Nell’impoverita Terra del 2045 un adolescente esperto di realtà virtuale prova ad aggiudicarsi un ambito premio. Altri mondi propone Nelle pieghe del tempo di Ava DuVernay, in cui la piccola Storm Reed con il fratellino e un amico è inviata dalle maghe Reese Witherspoon, Oprah Winfrey e Mindy Kaling in una dimensione diversa alla ricerca del padre Chris Pine.

L’ultimo viaggio lo compie, più materialmente, l’anziano Jürgen Prochnow dalla Germania verso la Kiev del suo passato; la nipote Petra Schmidt-Schaller l’accompagna suo malgrado (regia Nick Baker Monteys). Ancora una lunga traversata per Antonio Albanese, attore e regista di Contromano: deciso a riportare forzatamente in patria il senegalese che gli ruba i clienti (Alex Fondja), dà un passaggio anche alla sua bella sorella (Aude Legastelois).

Non è l’unico titolo italiano, ci sono pure il surreale Era giovane e aveva gli occhi chiari di Giovanni Mazzitelli (nel quale Mario Di Fonzo è un trentenne come tanti con dubbi comuni) e Io c’è. In quest’ultimo Alessandro Aronadio narra l’iniziativa di Edoardo Leo, che per rilanciare il suo b&b s’inventa un nuovo culto, spalleggiato dalla sorella Buy e dallo scrittore Battiston. Impresa (sportiva) vera è invece quella di Tonya (alias Margot Robbie), campionessa di pattinaggio su ghiaccio vessata dalla madre Allison Janney (e sposata con Sebastian Stan); dirige Craig Gillespie.

Infine, due cartoons. Rabbit School – I guardiani dell’Uovo d’Oro di Ute von Münchow-Pohl (storia d’un coniglietto finito in una sorta di centro di addestramento) e Molly Monster di Matthias Bruhn, Michael Ekblad e Ted Sieger (su una buffa creatura che attende il ritorno dei genitori).

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*