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Grandi Sche(r)mi – Uscite al cinema del 4 aprile 2019

Imprese e cambi di prospettiva segnano i nuovi film in arrivo. Da notare come generi si alternino e talvolta si contaminino fra loro.

Obiettivi impossibili? Fra le storie dei film in uscita non ne esistono…

Si piazza “fulmineamente” davanti agli altri (giungendo mercoledì 3) il supereroe DC Shazam! (Zachary Levi diretto da David F. Sandberg), in realtà un ragazzino che si trasforma in un possente adulto in costume quando pronuncia il suo nome. Esagerazioni pure per Fabio Resinaro e il suo DolceRoma (con Richelmy, Barbareschi, Bellè, De Rienzo, Montanari e Gerini). A uno scrittore che s’arrabatta in un obitorio si presenta la grande occasione: un losco produttore vuol trasporre il suo libro! Però… Sterzata verso il  paradosso con L’uomo che comprò la luna di Paolo Zucca, con un “agente segreto” (Jacopo Cullin) che indaga sul presunto acquisto, nella Sardegna di cui è originario, del satellite terrestre; con Pannofino, Fresi, Urgu, Ristovski, Molina.

Ulteriori intenti difficili: Omar Sy ne Il viaggio di Yao (Philippe Godeau) è un divo di passaggio a Dakar, dove trova un giovane fan fuggito dal suo villaggio per incontrarlo; Matías Encinas, criminale esordiente, ne L’educazione di Rey (di Santiago Esteves) dopo una rapina casca nel giardino dell’ex-guardia giurata Germán de Silva, che lo obbliga a riparare i danni; nella commedia di Francesco Mandelli Bene ma non benissimo, con la piccola e tenace siciliana Francesca Giordano che fatica a integrarsi a Torino (nel cast Dix, Axen, Conti, Di Biase, Shade); e anche nel doc di Casey Kauffman e Alessandro Cassigoli Butterfly, sull’ascesa d’una pugile campana adolescente.

Ancora donne in Book Club – Tutto può succedere, nel quale Bill Holderman inquadra le amiche Fonda, Keaton, Bergen e Steenburgen (“scortate” da Johnson, Garcia, Dreyfuss e Nelson) sconvolte dalla lettura d’un famoso romanzo. Traumi maggiormente pesanti nella sua casa al mare dell’infanzia per Lupita Nyong’o, il marito Winston Duke e i loro bimbi in Noi di Jordan Peele: chi li minaccia?

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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