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Shabby, il riciclo con lo stile vissuto

Lo stile Shabby è un trend d’arredamento che impazza da oltre 10 anni . Il termine nacque nel 1980 dalla rivista “The world of interioriors”. Da allora si è diffuso a macchia d’olio soprattutto in Europa e in America.

Non tutti sanno che lo stile Shabby viene dalla vecchia Inghilterra. Erano le case inglesi di campagna ad essere arredate in questa maniera ed oggi questo stile è ritornato in auge anche per questioni di risparmio.

Tanta gente, infatti, si è lanciata nel mondo del fai da te ridipingendo i propri mobili con particolari vernici ormai diffuse davvero ovunque e molto facili da reperire.
In questo modo, non solo si impara qualcosa di nuovo, ma si fa anche qualcosa per l’ambiente. Invece di gettare via un vecchio mobile, gli si dà vita nuova.

Ma passiamo alle differenze tra lo stile Shabby Chic e altri stili molto simili, che man mano si sono contaminati tra loro.

Shabby chic, cos’è?

Shabby chic significa “elegantemente trasandato”. In pratica, si prende un mobile già usato e gli si dà un’altra chance dandogli un’anima. Poiché le vernici Shabby contengono cementite e sono molto gessose, danno un effetto morbido e avvolgente. I mobili sembrano vissuti senza sembrare vecchi, magicamente intrisi di quella patina impolverata, che è proprio tipica dello Shabby.

Solitamente, le tonalità usate per questo stile sono molto chiare con una vasta palette di bianchi, grigi, tortora, azzurri, e comunque in genere colori molto neutri.
La patina gessosa che va a ricoprire il mobile è di maggiore effetto su mobili molto articolati con bombatura, pugni e scanalature varie.

L’effetto è ancora più accentuato dai volumi e molto spesso si lavora con delle cere che modulano il colore. Alcune volte si effettuano delle scartavetrature ad hoc proprio lì dove ci sono i volumi tra una insenatura e l’altra del mobile.

Un altro stile che molto spesso viene confuso con quello Shabby è lo stile Country chic. Ovviamente i due stili si contaminano molto spesso.

Lo stile country predilige però colori più forti, più scuri come verdi e gialli, i merletti e i fiori delicati.

Tra le variazioni dello stile Shabby troviamo il Provenzale. Esso prevede l’uso di tonalità pastello come verde menta e glicine. La differenza tra i tre stili è davvero sottile e a volte si possono confondere.

Un altro stile molto in voga è lo stile Cheap, che prevede l’utilizzo di mobili davvero arrugginiti e parzialmente sverniciati così per come sono quindi l’effetto trasandato è dato proprio dal tempo e non dalle vernici.

Declinazioni molto familiari allo stile shabby e agli altri stili sono l’ Industrial chic, con legni grezzi, forme molto lineari e componenti metalliche, e lo stile Scandi, anche questo uno stile che può tranquillamente convivere con lo shabby e con gli altri stili.
Lo stile Scandi deriva dal design scandinavo e vede protagonisti mobili dalla forma molto lineare che riprendono un pò le linee dei mobili anni ’50. Anche qui il legno è a vista meglio se con venature.

Trovate on line una vasta gamma di vernici.

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vervemagazine

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