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Uscite al cinema del 22 marzo 2018

Fittissime le uscite al cinema pre-pasquali. Fra tante situazioni d’attualità qualche sorriso, del romanticismo e un po’ d’avventura.

Settimana affollatissima al cinema. E piena di contrasti.

Salemme (pure attore con D’Aquino, Gallo, Paolantoni, Cacioppo, Paone, Forte) dirige Una festa esagerata: party per i 18 anni della figlia forse rovinato da un lutto nel condominio; come insabbiarlo? Altro titolo italiano: 8 minuti di Dado Martino (con Alessandra Silvestri) tratta vari personaggi insoddisfatti.

Conflittuali anche due film di Adrian Sitaru, Illegittimo (con Adrian Titieni), su una tumultuosa riunione familiare con segreti, e Fixeur (con Tudor Istodor), su un giovane cronista votato a un caso di prostituzione minorile. Non si discostano dal tema Insyriated di Philippe Van Leeuw e Hostiles – Ostili di Scott Cooper. Il primo, recitato da Hiam Abbass, inquadra un gruppo stretto in un appartamento con la guerra siriana che imperversa fuori; il secondo, western con Bale, Pike e Studi, vede un graduato costretto a scortare un odiato capotribù e a proteggere una vedova.

Ulteriori sfondi bellici proposti da Samuel Maoz e Steven S. DeKnight nell’israeliano Foxtrot – La danza del destino (con Lior Ashkenazi e Sarah Adler che ricevono una triste notizia) e nel sequel fantascientifico con John Boyega e Scott Eastwood Pacific Rim – La rivolta, dove i mega-robot difendono ancora la Terra dai mostri alieni.

Scontri di civiltà (ad altezza di bambino) si registrano poi in Un sogno chiamato Florida (di Sean Baker), in cui Willem Dafoe gestisce uno scalcinato motel a due passi da Disney World. Hubert Charuel in Petit paysan – Un eroe singolare illustra a sua volta la battaglia di Swann Arlaud per salvare le sue vacche malate.

Bestiola animata è Peter Rabbit, che invade l’orto dell’arcigno vicino Domhnall Gleeson (regia Will Gluck), mentre gli adolescenti Bella Thorne e Patrick Schwarzenegger ne Il sole a mezzanotte – Midnight Sun (di Scott Speer) sono divisi dalla patologia di lei: deve evitare la luce del giorno.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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