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Uscite al cinema del 6 settembre 2018

Settimana di uscite al cinema fra azione, amore, vendetta, canzoni. Senza dimenticare genuini spaventi e strizzate d’occhio all’infanzia.

Brividi, animazione, musical e arte s’alternano. Al cinema, ovvio.

Due i cartoons, uno bidimensionale, l’altro digitale: l’autoironico Teen Titans Go! – Il film (di Aaron Horvath e Peter Rida Michail), nel quale dei supereroi minori (in tutti i sensi) della DC, capeggiati da Robin, sgomitano per ottenere spazio, e il cinese Monkey King: The Hero Is Back di Xiao Peng Tian, su una riluttante scimmia antropomorfa liberata per caso da una maledizione secolare.

Giocoso (grazie alle canzoni degli ABBA) è pure il sequel Mamma Mia! – Ci risiamo, di Ol Parker, in cui Amanda Seyfried (ancora fidanzata con Dominic Cooper) vuol risalire alle avventure della madre (nel passato è Lily James). Tornano Baranski, Walters, Brosnan, Firth, Skarsgård e, brevemente, Streep; s’aggiungono Andy Garcia e Cher. Ulteriori punti di vista muliebri nei titoli successivi, La ragazza dei tulipani (di Justin Chadwick), storia secentesca di un’orfana (Vikander) finita in sposa a un  mercante olandese (Waltz) e invaghitasi del giovane pittore (DeHaan) che deve ritrarli (nel nutrito cast Dench e Galifianakis) e Revenge (di Coralie Fargeat), dove la determinata Matilda Lutz punisce un branco d’uomini.

Volendo, anche l’horror Slender Man – la regia è di Sylvain White – privilegia l’angolazione femminile, poiché parla di quattro studentesse (in testa c’è Joey King) alle prese con un rituale di contrasto a un’inquietante, leggendaria, smagrita creatura. Passando ai thriller, ne abbiamo tre: il cupo Dark Crimes di Alexandros Avranas vede lo sbirro Carrey indagare su uno scrittore (Csokas) e la sua partner (Gainsbourg); lo sportivo Ride (di Jacopo Rondinelli) inquadra due temerari ciclisti (Lorenzo Richelmy e Ludovic Hughes) coinvolti in una pericolosa gara estrema; il sentimentale Le fidèle (di Michaël R. Roskam) racconta l’amore tra il poco di buono Schoenhaerts e la pilota d’auto da corsa Exarchopoulos.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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