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Film in arrivo al cinema – Uscite del 13 giugno 2019

Tanti giovani popolano i film in arrivo al cinema questa settimana. Ma ci s’imbatte anche in tizi più maturi e zombi, balli e “sballi”.

Le nuove uscite al cinema trattano di aspirazioni e ascese. Talvolta di difese.

Luna Wedler, protagonista di Blue My Mind – Il segreto dei miei anni, ritiene d’essere stata adottata, ma nessuno glielo ha mai confermato. Trasferitasi con i suoi a Zurigo, esprime disagio tramite esperienze estreme; il cambiamento è dietro l’angolo… Dirige Lisa Brühlmann. Problemi adolescenziali pure per Timothée Chalamet in Beautiful Boy di Felix van Groeningen, storia vera di un ragazzo di successo sprofondato nella tossicodipendenza e del padre giornalista – interpretato da Steve Carell – che vuole aiutarlo.

Ricky Memphis e Giorgio Tirabassi, anche regista dell’ironico Il grande salto, sperano, dal canto loro, di uscire dalla miseria post-detenzione mettendo a segno una redditizia rapina. Dove? Quando? Come? Ipotesi e tentativi si sprecano. Camei di Lillo, Mastandrea e Giallini. Si sorride poi per il curioso horror di Jim Jarmusch I morti non muoiono, nel quale recitano Bill Murray, Adam Driver, Chloë Sevigny, Tilda Swinton, Steve Buscemi, Selena Gomez, Danny Glover, RZA, Iggy Pop, Tom Waits, Rosie Perez. Gli abitanti d’una quieta cittadina alle prese con uno strano fenomeno che fa uscire i defunti dalle tombe.

A proposito di escalation, quella del film in arrivo di Gaspar Noé è chiara fin dal titolo: Climax – con un cast capeggiato da Sofia Boutella – narra di una ventina di ballerini riunitisi in un casolare in mezzo alla natura per provare un numero, pervasi da sensazioni impreviste a causa della sangria “corretta” con l’LSD. Atmosfera ben diversa in Maryam of Tsyon – Can I Escape to Ephesus, di Fabio Corsaro, che tenta di ricostruire la vita della Madonna (Camilla Nardini) dopo la crocifissione di Gesù. Realizza invece un documentario Enrico Masi: Shelter – Addio all’Eden racconta le peripezie di un transessuale filippino, costretto a emigrare più volte per evitare persecuzioni.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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