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Grandi Sche(r)mi – Uscite al cinema del 27 giugno 2019

Vari bimbi attraversano nuovi film in arrivo, che contano un paio di biopics. A loro si accodano teens e giovani, più gli occupanti di un sottomarino. Ecco tutte le uscite al cinema del 27 giugno 2019

Questa settimana gli arrivi al cinema si concentrano sui sogni da realizzare. E sui risvolti.

Giunge mercoledì 26 Toy Story 4. Il sequel digitalmente animato di Josh Cooley vede la nota banda alle prese con un altro giocattolo, improvvisato e nevrotico, una forchetta di plastica… Situazioni peggiori nell’horror di Tate Taylor Ma e nel thriller subacqueo di Antonin Baudry Wolf Call – Minaccia in alto mare. Il primo è con Octavia Spencer, che offre a un gruppo d’adolescenti la propria cantina per far bagordi, purché rispettino delle regole (così non sarà…); nel secondo (con François Civil e Sy, Kassovitz, Beer, Kateb) in un sommergibile un marinaio dall’udito fino mette a repentaglio l’incolumità dei compagni per un errore.

Sembra addirittura irreversibile l’evento che muove il plot del biografico Atto di fede (di Roxann Dawson): la morte di un ragazzo (Marcel Ruiz), finito in un lago ghiacciato. La madre (Chrissy Metz), diperata, prega tanto, finché il giovane si risveglia. Possibile? Ulteriore storia vera narra Ralph Fiennes nel suo Nureyev – The White Crow (in cui recita pure): la sorprendente carriera del famoso ballerino sovietico (qui Oleg Ivenko), l’amica Clara (Adèle Exarchopoulos), la fuga dal regime.

Invece Xavier Dolan incentra la trama de La mia vita con John F. Donovan su un personaggio immaginario, un attore (Kit Harington) idolatrato da un bambino (Jacob Tremblay) che, divenuto adulto, ne ricostruisce la vicenda; nel cartellone all stars figurano Portman, Sarandon, Bates. Si affronta anche il tema dell’omosessualità, analogamente a Carmen y Lola, diretto da Arantxa Echevarría: Rosy Rodríguez e Zaira Morales sono due sedicenni gitane soffocate da tradizioni familiari che si amano a Madrid. Lorenzo Lazzarini, alias Daitona nell’omonimo film in uscita di Lorenzo Giovenga (con Muti), aveva quell’età quando scrisse un best seller per coetanei; che fa oggi?

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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