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Grandi Sche(r)mi – Uscite del 26 novembre 2015

a_bigger_splashFine novembre, primi film da festività. E alcune dissonanze.

Babbo Natale non viene da Nord di e con Maurizio Casagrande narra di un immaturo prestigiatore e di sua figlia, aspirante cantante (Annalisa nel ruolo… della sua sosia). Nello stesso periodo si svolge Natale all’improvviso di Jessie Nelson, la quale coinvolge Diane KeatonJohn Goodman e SeyfriedTomei, Arkin, ovvero una famigliola sotto l’albero con una separazione dietro l’angolo. Riunione con gli apparentemente innocui nonni (Deanna Dunagan e Peter McRobbie) pure per i piccoli Olivia DeJonge ed Ed Oxenbould nella fiaba nera di M. Night Shyamalan The Visit. Protagonisti imberbi in altri due titoli assai diversi: La felicità è un sistema complesso di Gianni Zanasi – con MastandreaBattiston e Hadas Yaron – inquadra uno strano “salva-aziende” alle prese con gli eredi adolescenti di una grossa impresa; e il cartoon Pixar di Peter Sohn (da mercoledì 25 e con opzione 3D) Il viaggio di Arlo, cioè le peripezie di un’insolita accoppiata, un giovane dinosauro e un “cucciolo d’uomo”. Compagine quasi altrettanto ristretta nel dramma diretto da Mimmo Calopresti Uno per tutti. Tre vecchi amici (PanarielloTrabacchi e Ferracane) si ritrovano a causa di un evento terribile che risveglia brutti ricordi. Risvolti delittuosi anche in A Bigger Splash di Luca Guadagnino, con Tilda SwintonRalph FiennesMatthias Schoenaerts e Dakota Johnson. La vacanza di una rocker a Pantelleria con il compagno è scombussolata dall’arrivo di un discografico insieme alla figlia. Conflittualità differente e surreale per Jaco van Dormael e il suo Dio esiste e vive a Bruxelles: l’Onnipotente è lo scontroso Benoît PoelvoordeDeneuve nel cast. Qualche nemico se lo fa a sua volta Bradley Cooper ne Il sapore del successo di John Wells: chef caduto in disgrazia, deve riprendersi. Oltre a Sienna Miller ci sono BrühlSyThurmanThompson.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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