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Grandi Sche(r)mi – Uscite del 28 luglio 2016

skiptrace_missione_hong_kongUltimi titoli della stagione 2015-2016. Le trame, volutamente esagerate, rappresentano le storture della società. O intendono soltanto divertire.

Raggiunge le sale in anticipo (mercoledì 27) il metaforico horror austriaco Goodnight Mommy di Veronika Franz e Severin Fiala, in cui i gemelli Lukas ed Elias Schwarz, abitanti in un’isolata casa di campagna, temono che la donna bendata rientrata dopo un’operazione chirurgica (Susanne Wuest) non sia la loro vera madre. Per il resto, c’è un solo film “originale”: è Skiptrace – Missione Hong Kong, diretto da Renny Harlin. Un action movie incline alla commedia, con un detective di Hong Kong (Jackie Chan) che cerca di tirare fuori dai guai (c’è di mezzo un boss della mala) la sua figlioccia; è un giocatore d’azzardo (Johnny Knoxville) il responsabile, perciò il nostro lo rintraccia e lo sfrutta. Quindi abbiamo un sequel e un remake/reboot. Il primo è La notte del giudizio – ElectionYear: James DeMonaco per la terza volta descrive causticamente l’America del prossimo futuro, quando, secondo la politica voluta dai cosiddetti Nuovi Fondatori, i crimini sono consentiti per 12 ore all’anno, misura che abbasserebbe sensibilmente la percentuale dei delitti negli altri giorni, ma che cela un macabro disegno contro i disagiati e i nemici politici, bersagli in qualche modo “privilegiati”. Una senatrice (Elizabeth Mitchell) intende abolire la primitiva legge ed entra così nel mirino degli avversari; la sua guardia del corpo (Frank Grillo, già nell’episodio precedente) la protegge. L’altro è il rifacimento – aggiornato e in chiave femminile – di Ghostbusters, per la regia di Paul Feig, protagoniste Kristen Wiig, Melissa McCarthy, Kate McKinnon, Leslie Jones (con l’aggiunta, fra gli altri, di Chris Hemsworth). Dileggiate scrittrici “esperte” rispolverano le loro conoscenze sugli spettri per mettere su una squadra e dare loro la caccia.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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