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Uva Fragola e le sue declinazioni

Uva fragola : chicco piccolo, tondo e sodo che ricorda il mirtillo, da abbinare a secondi di carne  o pesce per dare un tocco in più alla vostra tavola e per sorprendere i palati più esigenti.

uva fragola

Uva fragola

Settembre, ci piace. Ci piace perché ci fa tornare con motivato e rigenerato spirito alle nostre realtà: si ritorna alla progettazione, si sprigionano nuove energie autunnali, si respira un’aria e una voglia nuova.

Si riprendono così i piccoli o grandi progetti che abbiamo accantonato per cantare insieme alle cicale (che servono anche loro per ricordarci che è giusto premere il tasto ”pausa” ogni tanto) e ci rimbocchiamo le maniche.

Per non perdere il contatto con la natura, nonostante la vita cittadina,  abbiamo immaginato di essere dei contadini d’altri tempi, richiamati dalla terra a partecipare ai nuovi raccolti. Proprio settembre, infatti, segna l’inizio della vendemmia.

Il nostro territorio e la nostra storia sono segnati da una antica tradizione contadina (pensate a quando nei banchi di scuola le maestre ci insegnavano le stagioni e l’autunno lo ricordavamo colorando i grappoli d’uva) e l’Italia si ritrova a occupare uno dei primi posti a livello di produzione di uve da tavola.
Le varietà presenti nelle nostre tavole sono innumerevoli, ma vogliamo prendere in considerazione un’uva particolare caratterizzata da un chicco piccolo, tondo, sodo e da un aspetto che ricorda il mirtillo: l’uva fragola.

La sua produzione era stata vietata ai tempi del fascismo poiché questa particolare uva di origini nord americane, essendo un prodotto non “Italico”, non era vista di buon occhio dalla dittatura fascista.
Nonostante fosse bandita, l’uva fragola rimase comunque nel territorio italiano e la sua raccolta avviene tra la fine di agosto e per tutto settembre.

Noi di Verve ci siamo piacevolmente imbattuti in questa deliziosa varietà di uva in un noto ristorante situato nel centro storico di Palermo, presentata dallo chef Gaetano Garofalo del Seven Restaurant di Palermo non nella veste di frutta da fine pasto ma come contorno a un filetto di maialino arrosto.

Vi lasciamo la ricetta di questo contorno a base di uva fragola che potete facilmente abbinare praticamente a qualsiasi tipo di carne (filetto di maiale, cosce di tacchino, lombata di vitello, tonno affumicato…) che vi stupirà per il suo gusto particolare e insolito ma anche per la facilità di preparazione.

Ingredienti:

-Uva fragola
-Zeste d’arancia
-Bacche di ginepro pestate
– Basilico
– Cannella in stecca
-Pomodorino datterino
– Sale, pepe, olio q.b

Le quantità variano a seconda di quanta ne vogliate preparare e le dosi seguono di conseguenza il vostro gusto personale.

Procedimento:

Tagliate a metà gli acini di uva fragola e i pomodori datterini e lasciateli marinare con le zeste d’arancia, il basilico spezzettato a mano, le bacche di ginepro pestate in mortaio o schiacciate con un batticarne. Seguite lo stesso procedimento per la cannella in stecca, pestatela o schiacciatela, ma in poca quantità rispetto alle altre spezie. Condite semplicemente con sale, olio d’oliva e pepe. Usate la marinatura per contorno ai vostri secondi ma anche per preparare degli antipasti leggeri e freschi. Una volta provata, difficilmente ve la dimenticherete.

Bon Apetit!

vervemagazine

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