Home / CULTURA / CINEMA / Rendez-vous n.6 al cinema Rouge et Noir

Rendez-vous n.6 al cinema Rouge et Noir

Torna anche quest’anno al Rouge et Noir di Palermo il focus sul cinema francese contemporaneo. Protagonista il regista Philippe Faucon

la_désintégrationRoma, con più giorni a disposizione e un programma più fitto, e poi Napoli, Bologna, Torino, Milano, Lecce e – riconfermata ancora una volta – Palermo, a cui si aggiungono da quest’anno Firenze e Bergamo: Rendez-vous – Appuntamento con il nuovo cinema francese, giunto alla sesta edizione, continua a essere un punto di riferimento per gli amanti delle pellicole transalpine o per i semplici curiosi che desiderano aggiornarsi sullo status della settima arte sul versante francofono. Realizzato dall’Institut français Italia/Ambasciata di Francia in Italia con l’aiuto del Gruppo BNL, il programma palermitano del 2016 si svolgerà nei pomeriggi, alle 18.30 (a ingresso gratuito), e nelle sere, alle 20.30 (costo del biglietto: 4 €), dell’8 e del 9 aprile. Esso è interamente dedicato al regista Philippe Faucon, nato in Marocco e interessato a raccontare le molte sfaccettature e implicazioni del fenomeno dell’immigrazione. Saranno dunque mostrati – la sala eletta è il Rouge et Noir di piazza Verdi 8 – quattro suoi recenti lavori (mai usciti in Italia, come il resto della sua opera), in lingua originale e sottotitolati: venerdì La désintégration (2012), che abborda la piaga del terrorismo, e Dans la vie (2008), difficile confronto tra una signora ebrea e una musulmana; sabato La trahison (2005), ambientato nell’Algeria del 1960 (dopo la guerra con la Francia) e il premiato Fatima (2015), incentrato sulle divergenze tra una madre e le sue figlie cresciute. L’autore sarà presente e disponibile a dibattere con gli spettatori. Previste riduzioni (a 3 €): per iscritti all’Institut français o al Goethe-Institut, titolari di Queer Card e minori di 26 anni (muniti di documento). Per ulteriori informazioni: 091.212389 e http://www.institutfrançais-palermo.com

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*