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E in passerella tutto ok? I retroscena di “Palermo Collezioni”

Luci briIMG_4673llanti, voluttuoso glamour e bellezza travolgente nell’aria, tutto questo è “Palermo Collezioni”, trionfale evento dedicato alla moda e svoltosi il 3 Ottobre del 2015 nella pregiata cornice di Piazza Bologni nel cuore del centro storico della città. Lungo la passerella fluttuano dee e dei del fashion dal fascino indiscusso, alternandosi e armonizzandosi con talentuosi esponenti del teatro e del flamenco. A far da padroni di casa la rodata coppia di presentatori Massimo Minutella e Monia Arizzi. Felice di godere della grandiosa voluttà delle tute e abiti firmati Paolé e dell’impareggiabile eleganza metropolitan-chic delle proposte autunno/inverno a marchio Max Mara, ho lasciato comunque spazio per un’indagine irriverente sul farsi e delinearsi della serata. La gentilezza, l’energia e la spontaneità della guest-star -la bellissima top model brasiliana Dayane Mello– hanno creato sin da subito una splendida empatia con l’intero parterre stampa. Non le sono mancati gli applausi, anche se il suo incedere ha leggermente vacillato nella lunga gonna in voile dell’abito Paolé. Briosa, poi, la scenetta posta in essere da Monia Arizzi e la ex gieffina -nonché madrina della serata- Guendalina Canessa; con la prima di bassa statura, malgrado i tacchi, ed in difficoltà nel raggiungere con il microfono la bocca della sua slanciata interlocutrice. La Canessa ha, risolutamente, preso il microfono in mano e liquidato la Arizzi dicendole “lo prendo io, che tu sei più piccolina”; la conduttrice non ha battuto ciglio ed ha risposto a lei e agli astanti facendo “spallucce”ed un tenero sguardo da bimba.

All’attore Lollo Franco, che ha proposto un interpretazione del Conte Cagliostro –originario del quartiere di Ballarò– è andata una vera e propria, meritatissima ovazione. Non è andata altrettanto bene alla bravissima attrice Stefania Blandeburgo la quale, seppur con un breve ma effervescente soliloquio sulle donne ed il loro rapporto con il tempo e la scelta del look, ha attirato su di se il borbottio, quasi infastidito, di alcune signore del pubblico: “attrice teatrale, ancora? Basta…”. Alla coreografa Deborah Brancato si deve il buon divertissement, insieme intenso e vivace, di flamenco; peccato che una de las bailaoras in primo piano si sia fatta prendere dal panico e sia palesemente uscita fuori tempo, prima con le braccia e poi con alcune sequenze dei piedi. Ma è nel backstage che il mondo della moda vive al cento per cento, e si colora: ci si imbatte in addetti stampa super occupati e trafelati, organizzatori nervosi che invitano giornalisti e blogger a non creare calca e ad uscire –a volte anche urlando-, parrucchieri ed estetisti che appaiono e dispaiono fulminei reggendo spazzole e phon, modelle sprizzanti felicità che salterellando si prestano a foto sorridenti e sbarazzine –vedasi le bellissime Maria Grazia Bonura e Katia Duvakina che scattano una foto ponendo in mezzo a loro, con familiare affetto, l’attore Lollo Franco- ed infine in Stefano Sala aitante ed avvenente modello internazionale e nel suo, non meno attraente, talent scout ovvero il modello –dagli occhi di ghiaccio- e direttore dell’agenzia StarSystem Alessandro Nava. Il bruno Sala, dallo sguardo furbo e il sensuale labbro sfuggente, rivolge a Nava uno sguardo complice, allorquando la Mello e alcune piacenti ragazze della stampa si siedono sulle loro ginocchia per lasciarsi immortalare; poi con nonchalance esclama “ma di cosa ci potremmo lamentare, qui è il Paradiso”.

vervemagazine

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