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Uscite al cinema del 21 febbraio 2019

Tensioni legate a personaggi a volte discutibili (e perfino esistenti) e vicende relativamente valorose… Le trovate in sala in questi giorni.

Segreti, tenacia, strenuità fan parte delle uscite al cinema. Vediamo meglio.

Un paio le biografie. Quella del senatore Gary Hart (Hugh Jackman), in corsa – stroncata da uno scandalo sessuale – per le presidenziali del 1988 secondo la ricostruzione di Jason Reitman in The Front Runner – Il vizio del potere (con Vera Farmiga e J.K. Simmons) e quella della scrittrice Lee Israel (Melissa McCarthy), la quale, come narra Marielle Heller in Copia originale, per non cadere in disgrazia si mise a falsificare lettere di VIP con un complice (Richard E. Grant).

Qualcosa da nascondere ce l’ha anche Blagoj Veselinov, che ne L’ingrediente segreto (di Gjorce Stavreski) somministra al padre malato una torta alla marijuana, guadagnandosi la fama di guaritore. Qualità che invece per lo scettico Oliver Jackson-Cohen (protagonista di Quello che veramente importa di Paco Arango), abile tecnico, risulta ereditaria (glielo spiega lo zio Jonathan Pryce). Pure Rod Rondeaux, di famiglia nativo-americana, è disorientato: un fratello è morto sul fronte afgano, un altro è alcolista, il che lo richiama alle proprie responsabilità in Land di Babak Jalali.

Ma passiamo al cinismo degli uomini d’affari. Paolo Ruffini, in Modalità aereo di Fausto Brizzi (con Violante Placido, Caterina Guzzanti, Dino Abbrescia), tratta con disprezzo un inserviente dell’aeroporto (Lillo); questi però trova il suo prezioso smartphone… In Parlami di te (di Hervé Mimran) Fabrice Luchini è a sua volta un manager impegnatissimo che, colpito da ictus, reimpara a stare in società grazie alla logopedista Leïla Bekhti.

Più cruento lo scopo di Liam Neeson in Un uomo tranquillo di Hans Petter Moland: vendicare il figlio che ha con Laura Dern, ucciso da un boss della droga, mentre il pacioso Emmet del cartoon digitale di Mike Mitchell The Lego Movie 2 – Una nuova avventura s’appresta a salvare ancora il suo mondo giocoso.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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